Venerdì 2 marzo // 12.00 // Museo Storico
Domenica 4 marzo // 15.00 // Museo Storico
di e con/ concept and performer Antonello Cassinotti
inserti video/ inserts video Fabia Molteni / N!03
a cura di/ by delleAli
foto/ photo Germano Borrelli
Vocalità che si fa teatro, teatro che si fa danza, musica.
In scena un attore – Antonello Cassinotti – e la sua NUDA voce: una sequenza di tableaux vocali, canto armonico, kargiraa, xoomij, sovracuti e altri timbri e tecniche come veicoli possibili per liberare la voce dalle convenzioni in cui ci costringe il linguaggio verbale.
Suoni vocali che non danno retta solo alle leggi dell’armonia e che incarnano la nostra animalità, la nostra misteriosa interiorità, quella che si trova a sud dell’anima … quel sud che è infanzia e primordio … urgenza.
Uno spettacolo del nulla dove il teatro è prima del teatro e dopo qualsiasi tentativo di raccontare qualcosa,
tentando di esprimere l’inesprimibile.
Uno spettacolo di natura astratta, di danza vocale dove la drammaturgia del non senso trova un senso in un percorso sonoro e creativo.
Ogni scena è un titolo, l’insieme forse è solo un concerto, arricchito da una teatralità che concede pochi ammiccamenti e qualche «nascosta» chiave di lettura.
voci senza parole per un cabaret surreale e per una poesia senza scrupoli,
voce senza voce che si libera in danza in un intervallo surreale e gioioso,
voce che da voce alle parole ridefinendole in termini sonori cercando di trasformarle in poesia del Fare
e per finire …
una piccola istallazione che attraverso un ironico gioco sonoro manda in cortocircuito i sensi con ritmo e vibrazione
Stiamo a sentire …
“Seguendo le orme di alcuni grandi maestri (Antonin Artaud, Demetrio Stratos, Roy Hart, Sainkho Namtchylak, Phil Minton, Jaap Blonk, Luigi Pasotelli…) sto tentando di ripercorrere la loro strada, d’altronde credo che sia valido il detto: CHI (RI)CERCA (RI)TROVA.”