L’esperienza di Enzo Bontempi maestro, poeta, artista
con Giada Balestrini e Antonello Cassinotti
di Letizia Buoso
regia: Giada Balestrini
interviste e ricerca documentale: Alessandra Anzaghi
aiuto scenografa: Gaia Capone
distribuzione: Caterina Consolati
ma i poeti e gli artisti sono tutti morti?
Uno spettacolo che ci racconta la storia straordinaria del maestro Enzo Bontempi, gli anni del dopoguerra e dello sviluppo industriale, l’entusiasmo e l’impegno di un educatore che ci descrive con leggerezza l’arte viva (arte visiva e poesia) di quel periodo nel percorso innovativo dal figurativo all’astratto.
Il Novecento, anni di fermento e rinascita: così come la società
tutta, molti artisti, soprattutto i poeti, nel dopoguerra si pongono di fronte alla necessità della ricostruzione, non solo dell’arte con le nuove sperimentazioni, ma si impegnano nel suggerire nuovi orizzonti per l’umanità.
Un racconto teatrale, ma anche un racconto per immagini che man mano si connettono: partendo da lontano, dalla Scuola di Atene di Raffaello, per arrivare alle avanguardie artistiche degli anni 60 intrecciandosi con gli avvenimenti storico/sociali e con i temi dell’esperienza pedagogica del
maestro Bontempi.
Uno spettacolo che descrive con leggerezza l’arte viva nel percorso innovativo dal figurativo all’astratto perché come i ragazzini di allora anche adesso abbiamo ancora bisogno di aprire gli occhi e guardare l’arte con le sue pulsioni creative e costruttive.
scheda artistica e di progetto
scheda didattica
Fascia d’età: +10 anni
durata: 60 minuti
scheda tecnica
Alla visione dello spettacolo possono essere abbinati una visita guidata alla collezione, incontri con gli insegnanti sul metodo Bontempi e la visione di un video documentario (scopri tutto il PROGETTO BONTEMPI)
Lo spettacolo si inserisce all’interno del Progetto Bontempi in Coltivare Cultura progetto sostenuto da Fondazione Cariplo e Comune di Agrate B.