
- Questo evento è passato.
16 settembre 2020
dalle 17 alle 19,30
Sala Grande della Casa del Quartiere di San Salvario
via Oddino Morgari 14, Torino
Nel secondo incontro pubblico impollinante organizzato in occasione della Residenza ‘BEE’, lo psicoterapeuta decoloniale Fabrice Olivier Dubosc, prendendo spunto dalle riflessioni raccolte ne “L’archivio dei sogni”, ci condurrà in un laboratorio esperienziale a partire dal nostro sognare, in cui esploreremo le connessioni immaginative tra sistemi viventi. Durante i mesi
del lockdown, molti hanno riscontrato che la Natura è tornata a manifestarsi profondamente nel sonno: visioni di piante, animali, minerali hanno attraversato le nostre notti, gli echi del cosmo e della storia ci hanno meravigliato o spaventato, rinnovando l’appello per una giustizia che includa l’ambiente. Come possiamo riconoscere in questo un invito a trasformare il sogno in risveglio?
del lockdown, molti hanno riscontrato che la Natura è tornata a manifestarsi profondamente nel sonno: visioni di piante, animali, minerali hanno attraversato le nostre notti, gli echi del cosmo e della storia ci hanno meravigliato o spaventato, rinnovando l’appello per una giustizia che includa l’ambiente. Come possiamo riconoscere in questo un invito a trasformare il sogno in risveglio?
Fabrice Olivier Dubosc, psicoterapeuta ed etnoclinico si occupa da anni della crisi psico-socio-ambientale contemporanea. Promuove con altri un gruppo di ricerca transdisciplinare di Clinica della crisi. E’ associated expert di Razzismo brutta Storia. Tra i suoi ultimi lavori. Approdi e Naufragi, Piccolo lessico del Grande Esodo, Lessico della Crisi e del possibile, e ultimo arrivato “Sognare la Terra il troll nell’antropocene” in cui ragiona di diritto al respiro, violenza e nonviolenza, vulnerabilità e interdipendenza, immaginazione etica e politica, sogni pandemici e non.
Foto: courtesy Maurizio Bello e Francesca Doro – progetto BelloDoro Miele