laboratorio di formazione attorale e performativa condotto da Antonello Cassinotti
La voce è corpo astratto, il corpo è voce non ancora manifesta.
Il laboratorio è inteso a investigare la stretta relazione che intercorre tra voce e corpo performativo.
Con particolare attenzione al fare poetico si cercherà di dare il giusto peso agli impulsi emotivi e all’immaginario personale
Si studieranno tecniche vocali e verranno analizzate le potenzialità fisiche del corpo in un contesto extraquotidiano, come d’altronde è per noi il teatro.
E’ affascinante scandagliare le possibilità dello strumento voce nelle sue possibili divagazioni timbriche a creare un linguaggio dove è il corpo dentro che suona e danza. Timbri e tecniche vocali come veicoli possibili per liberare la voce dalle convenzioni in cui siamo stati abituati.
Attraverso esercizi, collettivi e individuali, di concentrazione, riscaldamento, ascolto e imitazione, si cercherà di investigare il proprio strumento corpo/voce alla ricerca di varianti timbriche, melodiche e ritmiche a creare un linguaggio/suono che permetta una comunicazione trasversale più diretta al sensibile umano: la poesia, intesa non nella sua accezione letteraria ma nella radice etimologica che trova la sua realizzazione nel FARE, insomma una sorta di corto circuito dei sensi.
Grande importanza verrà data all’ascolto, non solo a quello relativo all’udito, ma, in senso esteso l’ascolto a tutto se stessi, laddove è il corpo che si fa sensibile diventando un grande orecchio teso alle parti più nascoste di noi alla ricerca delle nostre profondità più sconosciute.