GHILIGHIRI

NUOVA PRODUZIONE

con Alessandra Anzaghi
musica dal vivo Francesco Pitillo
scene, luci e audio Antonello Cassinotti
primo spettatore Giada Balestrini
distribuzione Caterina Consolati
produzione delleAli Teatro

spettacolo d’attore con filastrocche in lingua madre e musica dal vivo per i piccolissimi

Il GHILIGHIRI è uno spettacolo per i piccolissimi (6 mesi-3 anni) che parla e agisce il corpo attraverso una scena essenziale, musiche evocative e filastrocche in lingua madre.

Un viaggio attraverso il corpo dalla testa ai piedi che parla le lingue del mondo.

Un’occasione per i genitori dei piccolissimi (6 mesi/1 anno) per riconoscere ritmi conosciuti e per scoprirne di nuovi per poter giocare insieme al proprio bambino; per i bambini più grandi (2-3 anni) è imparare le filastrocche per giocare con il proprio corpo per conoscerlo e amarlo per quello che è, con le proprie particolarità e differenze.

Le filastrocche fanno parte della cultura di tutti i popoli della terra. Le filastrocche di contatto, dove la parola suono è accompagnata dai gesti dell’adulto sulle mani, sul viso e sul corpo del bambino/a, sono un modo non solo di apprendimento cognitivo ma di forte impatto comunicativo e affettivo. Sono filastrocche spesso in dialetto. Per chi è emigrato, per chi ha deciso di far crescere i propri figli in un altro paese le filastrocche sono quel filo che ci parla di casa. Le filastrocche presenti nello spettacolo sono in lingua madre sono state raccolte attraverso l’incontro tra persone di culture differenti sul filo delle emozioni e del ricordo.

Le filastrocche presenti nello spettacolo, in diverse lingue e dialetti, sono state raccolte in giro per l’Italia e per il mondo, attraverso un lavoro di ricerca e di contatto diretto con le persone che hanno voluto donarcele.

fascia d’età: 6 mesi – 3 anni
durata: 25′
spazio scenico: 6×5 mt
tecnica presa CEE 220 V. e impianto fonico


Il processo di costruzione dello spettacolo ha visto il coinvolgimento di singole persone e di associazioni che si occupano di donne migranti, di famiglie con bambini di piccolissimi, di progetti di accoglienza, con associazioni/gruppi informali di immigrati in incontri di raccolta delle filastrocche. Il ricordare e il condividere queste filastrocche in lingua madre (dialetto o lingua straniera) ha creato un ponte tra persone di culture differenti e sviluppato e consolidato il senso di appartenenza ad una comunità. A questi incontri hanno fatto seguito la presentazione di uno studio dello spettacolo, una restituzione per i doni che ci sono stati fatti, in un dialogo continuo con il pubblico.

PRIMO STUDIO – DITAMANIOCCHIBOCCA filastrocche e coccole
SECONDO STUDIO – OCCHIETTO BELLO… questo è suo fratello

Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza (Bando 2018.8 multiculturalità – conoscere per comprendere), dal Consorzio Comunità Brianza, dalle cooperative sociali Aeris (servizi per migranti) e Visconte di Mezzago (centro culturale Bloom), dalle associazioni Fili di Parole e Il Brucaliffo (corsi di italiano per donne straniere) e Giochi di Lana (laboratorio di tessitura), dalla Biblioteca di Cassano d’Adda con il progetto Madre Lingua.