BEUYS SENZA BEUYS

‘Vorrei che dopo la mia morte qualcuno dicesse:
Beuys ha capito il momento storico e ha rivoluzionato il senso degli eventi.
Joseph Beuys, 12 maggio 1921 – 23 gennaio 1986

BEUYS SENZA BEUYS è un progetto di ricerca performativa a partire dall’eredità degli insegnamenti e delle opere di Joseph Beuys, figura profetica (di sé diceva ‘sciamano’) ed emblematica dell’Arte Contemporanea occidentale del Novecento, attenta non al paesaggio o al territorio ma alla Natura tutta, che germina, sta, si stravolge, cicatrizza, rinnova, espande e ci comprende alleata ma anche rischiando di espellerci, in delicate dinamiche di interdipendenza.

Si sviluppa in residenze, incontri, performance:
-prima Residenza, da giugno a luglio 2019, presso Qui e Ora ad Arcene (BG) con il sostegno di Fondazione Cariplo. Esiti: Del territorio utopico dell’energia naturale, azione pubblica di 20 minuti per un performer, un musicista e un melo, debutto al Festival delle Esperidi, Campsirago, luglio 2019 e repliche ad Arcene, settembre 2019 e a Mezzago (MB) per il festival Terrestra, 27 settembre 2020; video NATURALIS – Per un accordo con la natura.
-seconda Residenza “BEE”, dal 15 al 26 settembre 2020, presso Officine Caos a Torino e in altri luoghi della città (Casa del Quartiere di San Salvario, Parco del Valentino). Si articola in momenti di studio interni al gruppo di ricerca, incontri pubblici impollinanti aperti alla città, un laboratorio di soundpainting gratuito e accessibile a tutti che permetterà di partecipare attivamente alla performance conclusiva del 26 settembre.

BEUYS SENZA BEUYS è sviluppato da Antonello Cassinotti (performer, coordinatore) + Giancarlo Locatelli (musicista, soundpainter, cura del suono) + Giada Balestrini (dramaturg, supervisione registica, cura dell’inafferrabile) + Letizia Buoso (dramaturg, filmmaker, cura dell’immagine e Tutor) per delleAli Teatro.

Include la collaborazione di persone esperte, che il gruppo incontra e con cui apre confronti che nutrono la ricerca: dott. Francesco Forcellini, medico antroposofo; Fabrice Olivier Dubosc, psicoterapeuta decoloniale; Francesca Doro, apicoltrice ed esperta di arte contemporanea…

Il diario del progetto “BEE” diventerà un blog.


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