Ecce voce

E’ affascinante scandagliare le possibilità dello strumento voce nelle sue possibili divagazioni timbriche a creare un linguaggio dove è il corpo dentro che suona e danza.

Ripropongo il canto armonico, il kargiraa, il xoomij, i sovracuti e altri timbri e tecniche come veicoli possibili per liberare la voce dalle convenzioni in cui siamo stati abituati e il linguaggio da regole compositive lessicali e metriche.

Attraverso esercizi, collettivi e individuali, di concentrazione, riscaldamento, ascolto e imitazione, si cercherà di investigare il proprio strumento corpo/voce alla ricerca di varianti timbriche, melodiche e ritmiche a creare un linguaggio/suono che permetta una comunicazione trasversale più diretta al sensibile umano.

Grande importanza verrà data all’ascolto, non solo a quello relativo all’udito, ma, in senso esteso l’ascolto a tutto se stessi, laddove è il corpo che si fa sensibile diventando un grande orecchio teso alle parti più nascoste di noi alla ricerca delle nostre profondità più sconosciute.

articolo di Eleonora La Rocca su VORREI